Reimmatricolazione di veicoli di interesse storico

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Draken
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Reimmatricolazione di veicoli di interesse storico

#1 Messaggio da leggere da Draken » martedì 17 giugno 2008, 15:03

Visto che spesso salta fuori, ecco alcuni suggerimenti.....
:)

REIMMATRICOLAZIONE DI VEICOLI DI INTERESSE STORICO
ovvero aventi un’età compresa tra i 20 e i 30 anni dall’anno di costruzione.

Premessa:
i dati riportati sono desunti dalla normativa vigente, nonché dalla prassi delle circolari dei Ministeri di volta in volta interessati, anche se spesso tale normativa viene liberamente interpretata dai funzionari delle strutture territoriali della motorizzazioni d’Italia.

1) Veicoli radiati d’ufficio - in possesso dei documenti e della targa originale:
è sufficiente la reiscrizione al PRA previo pagamento delle tasse automobilistiche (Bollo) arretrate maggiorate del 50% (L. 289/2002) - Se nuovo proprietario il medesimo deve produrre attestazione di compravendita effettuata nei confronti dell’ultimo intestatario risultante dalla carta di circolazione o suo dante causa.

2) Veicoli radiati d’ufficio - privi dei documenti ma in possesso della targa originale:
è sufficiente la reiscrizione al PRA previo pagamento delle tasse automobilistiche (Bollo) arretrate maggiorate del 50% (L. 289/2002) – Il proprietario deve produrre la denuncia di furto o smarrimento o distruzione della carta di circolazione nonché (se il veicolo non è presente nell’archivio del PRA) anche dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dalla quale risulti l’anno di prima immatricolazione, l’anno di iscrizione e quello di radiazione oppure copia dell’estratto cronologico rilasciato dal PRA - Se nuovo proprietario il medesimo deve produrre attestazione di aver acquistato il veicolo privo dei documenti.

3) Veicoli radiati d’ufficio - in possesso dei documenti ma privi della targa originale:
è sempre necessario reimmatricolare il veicolo con emissione di nuove targhe e di nuova carta di circolazione, l’interessato deve produrre la denuncia di smarrimento o di furto della targa e dei documenti oppure dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di aver acquistato il veicolo privo di targa e documenti, nonché dichiarazione attestante l’anno di prima immatricolazione, l’anno di iscrizione e quello di radiazione d’ufficio (o copia dell’estratto cronologico rilasciato dal PRA).

4) Veicoli radiati per esportazione - mai immatricolati in alcun Stato estero:
possono essere reimmatricolati se viene presentato, unitamente al certificato sostitutivo delle caratteristiche tecniche rilasciato dall’ASI, il certificato originale di radiazione per esportazione (rilasciato dal PRA al momento della radiazione) e una dichiarazione, a norma dell’art. 47 DPR 28/12/200 nr. 445, che il veicolo non è stato immatricolato all’estero successivamente alla cancellazione per esportazione in Italia, sottoscritta dal richiedente la reimmatricolazione.

5) Veicoli radiati per rottamazione:
non possono essere reimmatricolati perché acquisiscono la veste giuridica di rottami e, pertanto, possono soltanto essere smaltiti, dal momento che in molti casi risultano oggetto di incentivo economico alla rottamazione il ché prevede una certificazione del demolitore che dichiari di aver trattato il veicolo (ora divenuto un rifiuto) secondo la normativa vigente. Riproporre un veicolo rottamato con incentivi per la reimmatricolazione costituirebbe un’evidente ipotesi di truffa.

6) Veicoli rinvenuti, privi sia dei documenti che del numero di targa:
per un veicolo privo di documenti e con numero di targa sconosciuta la reimmatricolazione diventa complessa in quanto non è palese la provenienza lecita del veicolo in mancanza dei requisiti identificativi. A parte alcune categorie di veicoli dove la provenienza lecita è desunta (come ad esempio veicoli acquistati in aste giudiziarie, come compendi di fallimenti o di procedure espropriative) se ci si trova in queste condizioni l'unica strada da seguire è quella di procedere con la compilazione di una scheda tecnica ASI tramite la quale richiedere il certificato sostitutivo delle caratteristiche tecniche; quindi presentare alla motorizzazione richiesta di reimmatricolazione tramite nuovo collaudo, unitamente ad una dichiarazione di provenienza del veicolo da “libero mercato” e ad una denuncia di smarrimento dei documenti originali rilasciata dalle forze dell’ordine competenti.
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