Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#61 Messaggio da leggere da Giuseppe Licheri » domenica 13 marzo 2011, 16:54

velvet ha scritto: P.S. non credo sia pertinente tirare in ballo ne' Chernobyl (quello era un reattore a grafite antidiluviano) ne' tantomeno il Vajont (che conosco bene per averlo studiato di mia sponte all'università, dove ho avuto accesso a tutti gli incartamenti del dipartimento di geologia con le perizie e gli studi in originale, e perchè abito a 40 km in linea d'aria), ma sarebbe più utile discutere serenamente alla luce delle attuali conoscenze e tendenze di politica energetica. Ad esempio 20 o 40 anni fa era impensabile raggiungere percentuali significative (seppur ancora non sufficienti) di energia prodotta da fonti alternative, cosa che ora fortunatamente si è dimostrato essere possibile.
Infatti tirando fuori il Vajont mi interessava premere sul concetto di profitto ad ogni costo.
Con l'approvigionamento energetico quel progetto dal non ha mai avuto nulla a che fare.......
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#62 Messaggio da leggere da NickStick » domenica 13 marzo 2011, 19:16

glicheri ha scritto: Infatti tirando fuori il Vajont mi interessava premere sul concetto di profitto ad ogni costo.......
Il profitto ad ogni costo in questo caso e' solo l'esagerazione del profitto non etico.

Esempi (senza pretesa di essere esaustivo) di profitto non etico:
1) Farsi votare promettendo cose che la maggioranza vuol sentire pur non potendole realizzare
2) Diagnosticare false malattie per guadagnare sulle cure
3) Timbrare il cartellino e andare a fare la spesa
4) Truffare
5) Costruire e vendere armi come le mine
6) Vendere droga
7) ...

Se passiamo dalle opinioni sul costo/beneficio del nucleare alle opinioni sul perche' in Italia non si persegue il bene pubblico, questo topic puo' diventare infinito... :neutral:
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#63 Messaggio da leggere da enzolin » domenica 13 marzo 2011, 20:41

Che botta ... non so cosa sia esploso ma l'esplosione c'è stata eccome. In ogni caso quello che chiamano sarcofago e che avrebbe il compito di contenere la maggior parte di materiali inquinanti volateli è da ieri che non c'è più.

Cmq ci sono problemi di fuoriuscita di radioattività anche alla centrale di Onagawa (più a nord) e all'impianto di raffreddamento di Tokaya più a sud (a 120 km da Tokio).

In seguito allo tsunami i dispersi sono oltre 10mila a seguito della centrale gli sfollati oltre 200.000.

Un abbraccio ai giapponesi ma anche un abbraccio ai miei zebedei in quanto il problema non è circoscritto a quella popolazione li.

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#64 Messaggio da leggere da jpm » domenica 13 marzo 2011, 21:14

enzolin ha scritto:Che botta ... non so cosa sia esploso ma l'esplosione c'è stata eccome. In ogni caso quello che chiamano sarcofago e che avrebbe il compito di contenere la maggior parte di materiali inquinanti volateli è da ieri che non c'è più.
La struttura di cemento non serve a ritenere le fughe, è solo un tetto.
Il vero contenitore è una camicia di acciaio che avvolge l'intero reattore, fatta apposta per essere raffreddata dall'esterno in caso di emergenza.
Questo è stato fatto introducendo acqua di mare, che purtroppo si decompone con le alte temperature formando idrogeno.
E quando si forma abbastanza idrogeno, esplode facendo volare via il tetto.
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#65 Messaggio da leggere da enzolin » domenica 13 marzo 2011, 22:07

purtroppo la sostanza non cambia

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#66 Messaggio da leggere da velvet » lunedì 14 marzo 2011, 9:42

Porca zozza.... Due nuove esplosioni a Fukushima ed ora è in avaria anche un quarto reattore. Speriamo per il meglio, ma per il momento la situazione è molto critica.

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(foto ansa.it)

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#67 Messaggio da leggere da gripen » lunedì 14 marzo 2011, 11:38

Sarei contrarissimo al nucleare, così come agli OGM, all'uso dei sacchetti di plastica, agli inceneritori di "monnezza" vicino ai centri abitati ecc ecc...
Però nessuno (mi sembra) sia disposto a rinunciare a "consumare". E quindi le centrali nucleari servono. Purtroppo. Quindi, alla fine, sono un "favorevole". Obbligato ad esserlo, e nonostante di tutto questo mio ragionamento magari non importi un fico secco a nessuno, favorevole. E quello che è successo in Giappone ne conferma la sostanziale "sicurezza". Cioè: quante altre volte è successo un evento del genere? Direi mai, ma ho paura di essere smentito, ma anche se fosse successo un'altra volta nel mondo nel corso dell'era delle centrali nucleari sarebbe una prova che "purtroppo" sono sicure. O almeno lo sono in maniera ragionevole da supportare un "decisore" pubblico nella scelta di costruirne.
Non sono d'accordo del tutto sulle valutazioni di economicità di una centrale nucleare basate sul b.e.p.: certo che diventa profittevole tra 40 anni (!) (così come i pannelli solari, o un impianto a biomassa... :sorry: certo, non 40, ma 5, 10 o 15 sì), ma il cuore della valutazione si basa sullo svincolarsi dal giogo di forniture di combustibili fossili da certi paesi a certi prezzi (Russia, Libia, guerre civili, invasioni, petrolieri imbizzarriti...). Anche una piattaforma petrolifera off-shore ha un tempo (lungo) per diventare capace di generare profitti. Così come l'impianto a GPL che molti di noi montano. Tutto in scala... :)
Vorrei che l'umanità potesse afre a meno del nucleare, ma non è possibile. O meglio: sembrerebbe che non "sia stato possibile", cioè, oggi non se ne costruiscono più così tante, in effetti. Come si stesse in attesa di qualcosa... di una nuova tecnologia, di qualcosa che abbatta i costi, di una soluzione "definitiva" per il "problemino" delle scorie, della fusione fredda a buon mercato ( :D )... non saprei, ma di qualcosa sì...
Vorrei che l'Italia non si dotasse di nuove centrali nucleari: perchè andavano fatte tanti anni fa ed ora non ha più senso (secondo me), siamo giù dal treno e non ha significato provare a salirci dal predellino dell'ultima carrozza. Fermo restando che di centrali ce ne sono molte fuori dall'Italia ma abbastanza vicine da essere fonte di potenziale pericolo anche per noi: mi sembra come uno che dice "non voglio la bombola di gas in casa perchè mi fa paura" quando nel palazzo ce l'hanno tutti...
Bel casino in Giappone, popolo tosto e ben organizzato: coraggio! Un pensiero a chi sta soffrendo ed a chi si sta adopernado per il suo prossimo.
Paura per 'ste centrali: sono lontanissime, ma la Terra in fondo è piccola piccola, dovremmo tenercela più "da conto"... ma, tant'è... si rientra nel mio ragionamento iniziale.

P.S.: se dei giapponesi hanno falsificato i dati sulla sicurezza della centrale di cui vediamo le foto oggi in rete... chissà cosa potrebbero fare un paio di nostri connazionali in situazioni simili...
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#68 Messaggio da leggere da Giuseppe Licheri » lunedì 14 marzo 2011, 11:46

gripen ha scritto:...
P.S.: se dei giapponesi hanno falsificato i dati sulla sicurezza della centrale di cui vediamo le foto oggi in rete... chissà cosa potrebbero fare un paio di nostri connazionali in situazioni simili...
Appunto!!!!!! Per quello preferisco correre il rischio di stare con la candela in mano e il frigo spento.. meglio all'età della pietra che morto in 2 minuti per il pressapochismo di qualche tecnico...
D'altronde per far saltare una centrale basta una pompa che si guasti, mica serve un terremoto.....
E se la manutenzione la si fa alla carlona l'impianto puo' anche essere il migliore del mondo.. ma si frigge lo stesso in caso di avaria anche stupida.....
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#69 Messaggio da leggere da enzolin » lunedì 14 marzo 2011, 13:11

gripen ha scritto:....
Però nessuno (mi sembra) sia disposto a rinunciare a "consumare". E quindi le centrali nucleari servono. Purtroppo......
e no, un momento c'è un sacco di gente che denuncia continuamente sprechi... denunce lamentele e proteste che restano sistematicamente inascoltate!
gripen ha scritto:......
E quello che è successo in Giappone ne conferma la sostanziale "sicurezza".
...
E la chiami sicurezza? su 52 impianti nucleari esistenti in Giappone ne erano in funzione al momento del sisma solo 11 (p.s. se serve proprio sta enrgia nucleare a come mai era fermo il 79% degli impianti? in Giappone!!!)

Di questi 11 4 hanno dato problemi, la situazione è definita critica e non si sa ancora come andrà a finire...

Se va male si avranno conseguenze per centinaia di anni.

E voglio dire, non è che sono state costruite in un luogo dove non ci si poteva aspettare avvenissero terremoti.

E la chiami sicurezza?

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#70 Messaggio da leggere da velvet » lunedì 14 marzo 2011, 13:52

A proposito di sicurezza:

http://it.reuters.com/article/topNews/i ... AB20110314

L'agenzia giapponese per il nucleare scrive nero su bianco che le barre del reattore n.2 sarebbero ora completamente scoperte. E mo' son veramente caxxi acidi.

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#71 Messaggio da leggere da desertstorm » lunedì 14 marzo 2011, 14:07

Ho sentito, chissa cosa succede adesso

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#72 Messaggio da leggere da gripen » lunedì 14 marzo 2011, 14:11

enzolin ha scritto:e no, un momento c'è un sacco di gente che denuncia continuamente sprechi... denunce lamentele e proteste che restano sistematicamente inascoltate!

[E la chiami sicurezza? su 52 impianti nucleari esistenti in Giappone ne erano in funzione al momento del sisma solo 11 (p.s. se serve proprio sta enrgia nucleare a come mai era fermo il 79% degli impianti? in Giappone!!!)

Di questi 11 4 hanno dato problemi, la situazione è definita critica e non si sa ancora come andrà a finire...

Se va male si avranno conseguenze per centinaia di anni.

E voglio dire, non è che sono state costruite in un luogo dove non ci si poteva aspettare avvenissero terremoti.

E la chiami sicurezza?
Premesso che non sono azionista di una società che costruisce centrali nucleari... :) ...
Sì: tanti denunciano gli sprechi, ma, ripeto: quanti hanno RADICALMENTE ridotto i consumi? Tutti i consumi? Bello scrivere e denunciare e poi avere la macchina di servizio, 5 televisori, 2 pc, 3 macchine, 5 condizionatori, la centralina del riscaldamento regolata male, i rubinetti che perdono... e chi più ne ha più ne metta... :( ... in 2-3 miliardi di individui... :O
Altro sì (sempre per quello che può valere e per quello che possa essere condiviso): 52 impianti nucleari, in funzione o no (ma poi che vuol dire, mica sono come la caldaia di casa che la spegni del tutto quando parti... se le barre si "scoprono" o se del refrigerante esce per una perdita, i danni ci sono anche se i turbogeneratori in quel momento sono fermi, la reazione "principale" è comunque in atto, magari attenuata esttraendo delle barre, ma è in corso): ma ti rendi conto? In un territorio più o meno come quello dell'Italia. Ed in presenza di un sisma di proporzioni asolutamente "enormi" come quello di cui stiamo parlando, c'è il rischio di problemi gravi: "solo" il rischio. Sono angosciato quanto te, forse ci stanno nascondendo qualcosa, ma, statisticamente, la sicurezza c'era. Pensa solo, proprio perchè il Giappone è abbastanza soggetto a terremoti, a quante scosse, anche severe, le loro centrali hanno già sopportato senza danni. Ovvio: è il solito discorso delle statistiche... vallo a dire a chi abita nei pressi di "quella" centrale o a chi ha vissuto una scossa di terremoto di una intensità tale che non si pensava potesse verificarsi se non ogni 250 anni 5 mesi e 3 giorni, ma che c'è stata la settimana scorsa... Quindi il discorso corretto serebbe: la sicurezza ragionevolmente c'era. C'era...
O ancora: pensiamo a quante centrali ci sono nel mondo ed a quanti di questi incidenti in seguito a terremoti si sono verificati... direi nessuno, ma purtroppo, come stiamo vedendo, può succedere, e magari questo farà rivedere certe scelte...
O forse, in effetti, il mondo ha avuto solo tanta fortuna... perchè dietro ai numeri ed alla loro analisi ci può essere anche il c**o o la sfiga, specie per osservazioni di fenomeni in intervalli temporali non lunghi. E per le centrali nucleari non sappiamo quale sia un tempo ragionevole per valutare se la sicurezza esiste o no, in effetti. Siamo ancora nel breve periodo.
Stavo leggendo anch'io della notizia delle barre "scoperte": mò sò cacchi sul serio...
@jpm: mi sembra che ne sai un po'... :?
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#73 Messaggio da leggere da velvet » lunedì 14 marzo 2011, 14:22

gripen ha scritto: @jpm: mi sembra che ne sai un po'... :?
Gli unici che ne sanno veramente qualcosa sono i responsabili che si trovano direttamente sul luogo e forse (forse) i vertici politici e militari del giappone. Come sempre accade in caso di incidente nucleare, la verità la si conosce solo con molti anni di ritardo perché la cosa più importante per chi ha interesse nella produzione di energia dall'atomo è non preoccupare la popolazione. Il resto (sicurezza, inquinamento, salute) viene dopo, molto dopo.

La storia insegna: Sellafield, Chernobyl, Three Miles island, Ibaraki tutti incidenti gravi o gravissimi che sono stati inizialmente nascosti per giorni e poi resi pubblici solo quando ci si è resi conto che era indispensabile evacuare la popolazione o mettere in atto pesanti iniziative per la sicurezza pubblica. Fra l'altro per la maggior parte degli incidenti nucleari conosciuti (decine e decine dagli anni '50 in poi) sono ancora top secret i dati INES (la scala di valutazione della gravità del danno, che va da 1 a 7, dove Chernobyl è 7 ad esempio).

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#74 Messaggio da leggere da velvet » lunedì 14 marzo 2011, 17:42

I giapponesi, a corto di idee, hanno chiesto ufficialmente l'aiuto della AIEA.

--------------

Il direttore generale dell'Aiea ha precisato che inviera' una squadra di esperti in Giappone.

Impianto inadeguato, il costruttore lo sapeva:
"La grande gabbia che circonda il nucleo dei reattori della centrale nucleare di Fukushima non è sufficiente a resistere ai terremoti o agli tsunami", ha detto alla Bbc Masashi Goto, un ingegnere nipponico che ha partecipato alla progettazione della struttura aggiungendo che Toshiba, la società che ha realizzato l'impianto, ne era al corrente.

24 ore cruciali:
"La mia grande paura - aggiunge Goto - è che le esplosioni ai reattori numero 3 e numero 1 possano aver danneggiato l'acciaio della gabbia che è progettata per impedire fughe di radioattività nell'atmosfera". "Poichè i reattori utilizzano carburante mox - prosegue l'ingegnere - il punto di fusione è più basso di quello del carburante convenzionale. Pertanto nel caso in cui si producano una fusione e una esplosione il plutonio potrebbe disperdersi in un'area due volte più grande di quella stimata per
una esplosione in una centrale a carburante convenzionale. "Le prossime 24 ore sono cruciali", ha concluso.

Barre esposte:
Le barre di combustibile del reattore 2 della centrale di Fukushima sono di nuovo completamente esposte, dopo che il livello dell'acqua e' sceso. Lo ha reso noto la Tepco, il gestore dell'impianto giapponese.
Le barre del reattore numero due dell'impianto atomico di Fukushima-Daiichi erano gia' rimaste completamente esposte all'aria per due ore e mezzo perche' una pompa antincendio che versava l'acqua del mare nel reattore per raffreddarlo e' rimasta a corto di carburante pare a causa della distrazione di un'addetto. :O

(fonte rainews24)

Il solito mix: errori umani, carenze progettuali, fattori ambientali. Il risultato, lo vedremo.
Sperando e pregando ancora una volta che tutto vada per il meglio.

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#75 Messaggio da leggere da enzolin » lunedì 14 marzo 2011, 17:50

velvet ha scritto: Le barre del reattore numero due dell'impianto atomico di Fukushima-Daiichi erano gia' rimaste completamente esposte all'aria per due ore e mezzo perche' una pompa antincendio che versava l'acqua del mare nel reattore per raffreddarlo e' rimasta a corto di carburante pare a causa della distrazione di un'addetto. :O
Secondo me l'addetto è proprio fuggito.

D'altronde come si fa ... avvicinarsi a una cosa del genere è morte certa nel firo di un paio di giorni.

Cmq .... buona l'idea di versarci acqua di mare.

A sto punto mi domando perchè non hanno costruito il reattore direttamente nel mare, che facevano prima.

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#76 Messaggio da leggere da jpm » lunedì 14 marzo 2011, 18:05

gripen ha scritto:@jpm: mi sembra che ne sai un po'... :?
Non è controllabile già adesso, ma non è paragonabile alla reazione a catena di un ordigno nucleare, se è quello che intendi.
Il fatto che alcune barre siano scoperte indica che il contenitore d'acciaio non è più integro, ma si trova comunque sotto l'acqua di mare che stanno continuando a pompare.
Se sono a nudo solo le barre, con il loro rivestimento integro è una cosa.
Se invece è il combustibile ad essere scoperto, i prodotti di fissione gassosi sono già liberi in atmosfera...
velvet ha scritto:Gli unici che ne sanno veramente qualcosa sono i responsabili che si trovano direttamente sul luogo e forse (forse) i vertici politici e militari del giappone.
Vero! Ma Gripen non ha chiesto cosa succede, ma cosa può accadere nella situazione di cui siamo a conoscenza.
Poi se quello di cui siamo a conoscenza non è la realtà, è un altro andare.
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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#77 Messaggio da leggere da velvet » lunedì 14 marzo 2011, 19:08

jpm ha scritto: Vero! Ma Gripen non ha chiesto cosa succede, ma cosa può accadere nella situazione di cui siamo a conoscenza.
Poi se quello di cui siamo a conoscenza non è la realtà, è un altro andare.
E' quello che volevo dire ed è ovvio che sia così perchè:

- è tutto interesse del gestore della centrale non far sapere cosa diavolo sta succedendo lì dentro (le ultime due esplosioni, a differenza delle precedenti, sono state molto violente e proiettate verso l'alto e con molto materiale chiaramente visibile).
- è tutto interesse delle autorità giapponesi mantenere la popolazione nel limbo per evitare lo scatenarsi del panico assoluto con esodi di massa da tutta la regione (io me ne sarei andato già da un pezzo).

Quindi se mai sapremo qualcosa sarà ad emergenza rientrata ed in seguito ad inchieste indipendenti (non certo da fonti come il governo o il gestore della centrale), ed in base a ciò potremmo trarre le nostre tardive conclusioni.

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#78 Messaggio da leggere da Lucantropo » lunedì 14 marzo 2011, 21:05

Poco fa a SkyTG24, che personalmente ritengo il canale d'informazione più completo ed obiettivo, aveva ospite in studio Valerio Rossi Albertini, un Fisico del CNR, che spiegava che cosa sta esattamente succedendo in Giappone in questo momento.

Dei reattori in situazione di allarme ce n'è solo uno contro il quale si sta ancora combattendo: il n°2 della Centrale di Fukushima mentre i reattori 1 e 3 sono tornati sotto controllo.

Il reattore n°2 non lo è semplicemente poichè le punte delle barre di forza sono rimaste emerse dall'acqua di raffreddamento e potrebbero essersi fuse o essere in procinto di fondersi.. il livello dell'acqua però è stato riportato a quello necessario a ricoprire il tutto quindi la criticità del reattore n°2, se non cambiassero le circostanze, dovrebbe essere destinata a regredire tornando anch'essa sotto controllo come gli altri.

Inoltre spiegava come il sarcofago, insomma il guscio protettivi del nocciolo, non sia un unica misura di sicurezza, ma che sia una misura assieme ad altre ridondanti. Ovvero ci sono diversi gusci a mo' di Matrioska che devono essere superati dall'ipotetico liquido delle barre fuse, prima di poter esalare pericolosi livelli di radiazione liberamente in atmosfera e che proprio per via della ridondanza di queste misure di sicurezza è estremamente improbabile che ciò possa accadere.


Sempre per questo motivo ha spiegato come il paragone con Chernobyl, specialmente dal punto di vista delle misure di sicurezza delle centrali, non possa essere fatto in quanto Chernobyl venne costruita anche con scopi bellici che fungevano da deterrente per l'occidente.. data la sua posizione geografica e la facilità di raggiungere il nocciolo, farlo fondere e disperdere il potenziale radioattivo era stato studiato appositamente affinchè fosse "facile" farlo volutamente da parte dell'Unione Sovietica in caso di "necessità".

Mentre il criterio con cui sono state costruite queste ed altre centrali come quelle europee è tutto l'opposto.

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#79 Messaggio da leggere da enzolin » lunedì 14 marzo 2011, 21:46

Lucantropo ha scritto:... se non cambiassero le circostanze, dovrebbe essere destinata a regredire tornando anch'essa sotto controllo come gli altri
se è veramente così è una bella notizia

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Re: Una domanda ai saabisti sostenitori del nucleare

#80 Messaggio da leggere da velvet » lunedì 14 marzo 2011, 23:32

Lucantropo ha scritto:Poco fa a SkyTG24, che personalmente ritengo il canale d'informazione più completo ed obiettivo, aveva ospite in studio Valerio Rossi Albertini, un Fisico del CNR, che spiegava che cosa sta esattamente succedendo in Giappone in questo momento.

Dei reattori in situazione di allarme ce n'è solo uno contro il quale si sta ancora combattendo: il n°2 della Centrale di Fukushima mentre i reattori 1 e 3 sono tornati sotto controllo.

Il reattore n°2 non lo è semplicemente poichè le punte delle barre di forza sono rimaste emerse dall'acqua di raffreddamento e potrebbero essersi fuse o essere in procinto di fondersi.. il livello dell'acqua però è stato riportato a quello necessario a ricoprire il tutto quindi la criticità del reattore n°2, se non cambiassero le circostanze, dovrebbe essere destinata a regredire tornando anch'essa sotto controllo come gli altri.

Inoltre spiegava come il sarcofago, insomma il guscio protettivi del nocciolo, non sia un unica misura di sicurezza, ma che sia una misura assieme ad altre ridondanti. Ovvero ci sono diversi gusci a mo' di Matrioska che devono essere superati dall'ipotetico liquido delle barre fuse, prima di poter esalare pericolosi livelli di radiazione liberamente in atmosfera e che proprio per via della ridondanza di queste misure di sicurezza è estremamente improbabile che ciò possa accadere.


Sempre per questo motivo ha spiegato come il paragone con Chernobyl, specialmente dal punto di vista delle misure di sicurezza delle centrali, non possa essere fatto in quanto Chernobyl venne costruita anche con scopi bellici che fungevano da deterrente per l'occidente.. data la sua posizione geografica e la facilità di raggiungere il nocciolo, farlo fondere e disperdere il potenziale radioattivo era stato studiato appositamente affinchè fosse "facile" farlo volutamente da parte dell'Unione Sovietica in caso di "necessità".

Mentre il criterio con cui sono state costruite queste ed altre centrali come quelle europee è tutto l'opposto.

Sono tutte supposizioni, dato che Albertini non è sul posto ma seduto comodamente in Italia.
Io spero di cuore che le sue supposizioni siano fondate e che quello che lui predice si avveri.

Per il momento il dato di fatto è che i giapponesi dopo averlo fatto con l' AEIA hanno appena chiesto anche l'aiuto degli americani per fermare la reazione dentro al reattore n2.
I quali americani hanno mandato un paio di esperti ma hanno anche riposizionato le portaerei ben lontane dalla costa di Fukushima dopo che 17 persone del loro staff a bordo di elicotteri sono state esposte a radiazioni nonostante fossero a 60 miglia di distanza dalla centrale.(fonte: Reuters)

Quello che sta avvenendo in realtà è che ci sono già forti perdite di radiazioni, ciò che si cerca di evitare è il disastro assoluto, cioè l'esposizione completa del nocciolo a contatto con l'ambiente.

http://www.reuters.com/article/2011/03/ ... JM20110314

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